Dalla Francia la rivisitazione del Krautrock in salsa Surf e Yèyè arriva con il nome La Femme. Mischiando dosi acide, ritmi amfetaminici e dosi di elettronica, la band riesce a costruire con Psycho Tropical Berlin (2013) un policromatico insieme di creatività e immediatezza. Che sia la filastrocca degna dei Devo di Antitaxi, il vintage sessantiano riletto in La Femme, Hypsoline e Nous Etions Deux o il motorik ipnotico di brani come Sur La Plance 2013, c’è da perdersi in queste riletture post-moderne.
Un boogie dei Velvet Underground suonato dagli Air è l’immagine che suscita It’s Time To Wake Up 2023 mentre Si Un Jour è la colonna sonora di un poliziesco suonata dai Kraftwerk. L’attitudine Punk affiora negli arrangiamenti che fondono spregiudicatamente Elettronica e Rock, citando artisti distanti geograficamente e stilisticamente.
Mystère (2016) ripete soprattutto le intuizioni dell’esordio, indovinando una ballata intimista e cameristica come Le Vide Est Ton Nouveau Prenom, un’inedito nella discografia. Lo spaghetti western che traspare in Où Va Le Monde, il possente Elettro-Punk di Tatiana, il lascivo brano imbevuto di riverberi Exorciseur, l’intreccio di synth di Elle Ne T’Aime Pas e il passo caraibico di Psyzook sono tutti momenti divertenti, sparsi in un’indigestione di quasi 75 minuti che avrebbe giovato di qualche sforbiciata. Principale indiziato della prolissità è Vagues, 13 minuti di liturgie Ambient e Dream-Pop che si risolvono al centro in una jam Psych-Rock non particolarmente originale.
Discografia
Psycho Tropical Berlin | 2013 | 7 |
Mystère | 2016 | 6,5 |
Mi ricordano un casino i B52’s
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Che io purtroppo devo ancora ascoltare! Rimedierò 🙂
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